Vista la brevità, la scarsa altitudine e l’esposizione del sentiero, questa gita è consigliata alla famiglie con bambini soprattutto nelle mezze stagioni, quando il caldo non è ancora troppo intenso.
Lasciate la macchina in corrispondenza di Baiedo, frazione di Pasturo, in uno dei parcheggi lungo la SP32 e proseguite sulla carreggiata in direzione dell’abitato. Abbiate l’accortezza di non spingervi in auto all’interno dell’angusto paesino dal momento che potreste facilmente rimanere incastrati tra gli stretti vicoli.
Al culmine della frazione, all’altezza di un ponticello che sovrasta un torrente, l’imbocco del sentiero è segnalato da simpatici cartelli artigianali, inneggianti al vino e al buon cibo. Il primo tratto si sviluppa su una ripida carrozzabile, nel mezzo di un piacevole bosco di faggi e castagni, con vista sulla antropizzata Valsassina.
All’inizio della primavera è un tripudio di fiori, le prime selvatiche, con la loro peculiare tonalità di giallo, spiccano nel sottobosco ancora coperto di foglie secche.
Si attraversa poi un ordinato pianoro (Piani di Nava) dal sapore svizzero, tra baite perfette, fienili rimessi a nuovo e legnaie maniacalmente geometriche, dominate dalla Cima della Grigna, svettante alla nostra sinistra. Proseguendo ancora dritti si risale su un acciottolato tra due file d’alberi, ristoro al viandante dalla calura estiva, per poi girare sull’altro fianco della montagna, su ampia sterrata, in un fitto bosco. Ancora 15′ di cammino e si apre una terrazza panoramica, dominata dal Rifugio Riva che serve un’ottima cucina da rifugio (polenta e carni, formaggi del territorio, torte fatte in casa). Non c’è il fasciatoio nel bagno esterno, ma i gestori, molto disponibili, mettono a disposizione una sala privata per il cambio dei bimbi. Nelle immediate vicinanze del rifugio un ampio prato consente ai bimbi di scatenarsi prima di rimettersi in cammino.