Innanzitutto un’avvertenza, fate attenzione a toponimi e omonimi. Ci sono tanti Planaval, il più noto dei quali è probabilmente quello in Valgrisenche. La nostra meta invece si trova in Valdigne, in cima alla collina di La Salle, attenti quindi a impostare in modo corretto il navigatore. Lasciate l’auto in uno dei due parcheggi di Planaval, nei pressi dell’hotel La Jolie Bergere. Anche qui, non amo ripetermi ma sic, cercate di non arrivare troppo tardi perché i posti auto non sono moltissimi.

Questa passeggiata, almeno nella prima tratta, fino al fotogenico alpeggio, è una carrozzabile sterrata, che costeggia il piccolo e placido torrente sulla destra orografica. È il luogo ideale per una breve passeggiata con bambini, passeggini e cani, soprattutto nelle mezze stagioni o al mattino molto presto.

In estate il sole che batte impietoso sulla valletta, esposta a sud e quasi priva di alberi, brucia i prati e catapulta i gitanti in uno scenario desolato (l’alpeggio è probabilmente utilizzato solo in bassa stagione, quando la vegetazione è più rigogliosa e il clima più mite) postatomico, appesantendo la salita.
Chi ha voglia può cercare refrigerio nelle fresche acque del torrente, trovando con un po’ di fatica il punto ombroso che più gli si confà (sassi piatti, alberi frondosi, piscine d’acqua limpida, ecc). Se nella prima parte il letto del fiume è stato cementato e gli argini rinforzati, più avanti l’alveo si stringe e l’acqua crea naturalmente dei salti e delle pozze.

Appena dopo l’alpeggio attraversate il torrente passando su un ponticello e proseguite sulla riva opposta. La vegetazione lungo le rive è peculiare, tipica del clima umido, con felci e altre piante a foglia larga. Si può proseguire fino all’alpeggio di Rantin (1h), e da qui a quello di Bonalex, oppure fino al Col Serena (2h45 ca), passo da cui si accede alla Valle del Gran S. Bernardo.

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