In questa piccola riserva i vostri bimbi avranno l’opportunità di vedere da vicino, condensato e in una sola volta, il meglio della fauna alpina, quella che tutti noi adulti frequentatori di montagna abbiamo impiegato anni e anni a scorgere e che molti hanno visto solo in tv o sui libri.
Trote e salmerini alpini boccheggiano giù nel laghetto, mentre nel prato le goffe marmotte masticano avidamente succose foglie. In un recinto nel sottobosco le volpi diffidenti si avvicinano ai disturbatori – attenti alle dita!- mentre i maestosi cervi stanno indifferenti lontano dalla folla e da sguardi indiscreti, in un angolo della loro riserva. Un gruppetto di caprioli allarmato dall’arrivo dei visitatori si precipita giù dal pendio, mentre alcuni giovani stambecchi liberi attraversano il sentiero, distanti solo pochi di metri. I piccoli di cinghiale che litigano tra loro danno spettacolo, mentre scoiattoli, ricci e tassi, troppo assonnati, se ne stanno rincantucciati nelle loro tane mostrandoci solo il sedere. Nelle voliere svariate specie di rapaci si affollano sui trespoli fissandovi immobili con i loro occhi gialli. L’allocco, il gufo, la civetta, il barbagianni hanno ai loro piedi, pronti per essere divorati, macabri mucchietti di topolini morti. Alla fine del percorso si incontra la regina indiscussa del parco, l’aquila reale, tristemente immobile nella sua enorme gabbia.

Per i bimbi un’emozione unica, per i genitori qualche dubbio di natura etica che la provenienza km0 degli animali non seda del tutto. Ripetiamoci che lo facciamo per le sinapsi dei nostri figli.

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