I vostri bimbi hanno iniziato da poco a camminare in autonomia sui sentieri di montagna senza disperdersi a ogni passo? È allora arrivato il momento di farli cimentare in qualche breve passeggiata, preferibilmente con un rifugio o magari un lago come meta finale. Di seguito qualche suggerimento di escursione della durata di un’oretta, per non tirare troppo la corda e non esasperare né i bimbi né i genitori.
Brevissima passeggiata che si sviluppa prevalentemente su comoda poderale e regala splendidi scorci sulla catena del Bianco.
La frequentazione meno massiccia rispetto alle valli Veny e Ferret consente escursioni tranquille anche nel mese di Agosto, senza passare dalle forche caudine di accessi regolamentati, orari, navette, kilometri su strade asfaltate e altre amenità connesse al turismo di massa.
Il lago, riempito dalle acque di scioglimento del ghiacciaio sovrastante, con gli anni si è notevolmente ridotto nelle dimensioni e oggi è costituito da quattro laghetti, pittoreschi nonostante le ridotte dimensioni.
Facile e molto frequentata gita con spettacolare vista sul ghiacciaio del Pré-de-Bar. Il rifugio Elena, che deve il suo nome a una pastorella, ospita un pregiato ristorante che è meglio prenotare con anticipo, dato il costante afflusso di turisti.
La camminata per il Lago di Pietra Rossa è mediamente impegnativa, procederete per un sentiero ripido e spesso lastricato su per il crinale via via sempre più brullo, con frequenti tratti a gradoni che metteranno alla prova le gambe poco allenate. Ma il panorama sul Bianco e l’ambiente alpino rarefatto circostante il lago ripagheranno la fatica.
Il sentiero si addentra nel bosco, costeggiando il torrente (imperdibile la foto dal ponticello in pietra sulla Dora), per poi risalire deciso proprio accanto ai tornanti della SS 26 La Thuile- Pré-St-Didier, cosa che toglie un po’ di poesia a un percorso altrimenti piacevole.
Lasciate la macchina nell’ultima frazione di Vetan, Vetan dessous, nel grande parcheggio sterrato alla fine della strada, poco oltre il parco giochi. Il sentiero attacca proprio ai piedi del ristorante Vetan e, dopo aver attraversato ampi pascoli, sale deciso per il bosco.
Val Ferret e Val Veny in alta stagione sono letteralmente prese d’assalto da turisti internazionali, che affollano i ristoranti e le aree picnic, macchina fotografica al collo e naso all’insù, da trekker seri, impegnati nell’alta via e da camminatori di media montagna che si avventurano fino ai più vicini rifugi.